Differenza tra allergie e intolleranze al frumento

Sempre più persone riscontrano problemi correlati al consumo di alimenti contenenti il glutine. Le cause possono essere davvero molteplici: disguidi alimentari con eccessivo consumo di cereali raffinati,  tecniche e metodi di produzione degli alimenti (pane arricchito di miglioratori e glutine con poca o nulla fermentazione degli impasti), produzioni agricole intensive che hanno sposato la tecnica del transgenico…. chi più ne ha, più ne metta. In più al giorno d’oggi la dieta priva di glutine è diventata di moda, le grandi aziende hanno scommesso ed investito, tant’è che i scaffali dei supermercati ne sono pieni, e ne offrono una vasta gamma. Li chiamano alimenti dietetici, passano per sani, quando in realtà molti non lo sono, hanno creato confusione tra la folla. Facciamo l’esempio di barrette o merendine cariche di zuccheri, olii vegetali (lipidi), uova (proteine) e aromi che riportano il marchio „gluten free“ e una lista infinita di ingredienti che li compongono. Potranno questi alimenti essere sani? Magari molti non sanno che la polenta è senza glutine, ma vanno a comprarsi buste di preparati succulenti studiati per appagare il palato e con il marchio gluten free,solo perché vi è scritto e si è sentito dire che il senza glutine apporta benefici.
Il glutine in sé non fa male se consumato con criterio e trasformato nel modo giusto, il pane di lievito madre ne è la prova. Non nego che il glutine sia pro-infiammatorio, responsabile dei gonfiori intestinali, di catarro, di mal di testa; ma  lo sono anche i latticini  e gli alimenti di origine animale. Bisogna saper dosare, come in tutto d’altronde, il glutine oggi è diventato il capro espiatorio delle malattie nutrizionali. E‘ risaputo e provato che l’eliminazione del glutine dall’alimentazione apporta benefici a coloro che soffrono di problemi intestinali. Ma ciò non esclude che la causa del problema provenga da altrove.

Per far ben chiarezza, i disturbi correati al glutine si distinguono in:

1. Allergia al grano.
2. Sensibilità o intolleranza al glutine non celiaca.
3. Celiachia, o espressa con tanti altri sinonimi tra cui: allergia al glutine, intolleranza permanente al glutine, sprue celiaca, enteropatia da glutine, morbo celiaco.
   

   Differenza tra allergia e intolleranza

   L’allergia alimentare è una forma specifica di intolleranza ad alimenti o a componenti alimentari che attiva il sistema immunitario. Un allergene di natura proteica innesca una catena di reazioni del sistema immunitario tra cui la produzione di anticorpi. Gli anticorpi determinano il rilascio di sostanze chimiche organiche, come l’istamina, che provocano vari sintomi: prurito, naso che cola, tosse o affanno. Le allergie agli alimenti o ai componenti alimentari sono spesso ereditarie e vengono in genere diagnosticate nei primi anni di vita.
   L’intolleranza alimentare coinvolge il metabolismo ma non il sistema immunitario, come lo è ad esempio la sensibilità al glutine dove i suoi sintomi si manifestano prevalentemente nel tratto gastro intestinale o a livello cutaneo.

   Celiachia

   

   La celiachia è un‘ intolleranza permanente al glutine del sistema immunitario. Nei soggetti geneticamente predisposti, l’assunzione di alimenti contenenti glutine o tracce di glutine induce una reazione immunitaria anomala dell’intestino tenue. Ne consegue un’infiammazione cronica dell’intestino, che ha come conseguenza l’atrofia e l’appiattimento dei villi intestinali che causano  scompensi e malnutrizione. Il rimedio, ma non la guarigione della malattia, consiste nell’eliminazione perenne del glutine dalla dieta. Molto importante è avere una dieta appropriata, affiancata da cure mediche idonee, che favoriscano il ripristino della mucosa intestinale, la cicatrizzazione delle lesioni duodenali e la trofizzazione dei villi intestinali, che con la sola eliminazione dalla dieta del glutine, altrimenti non avverrebbero.

   

Un saluto
Tony & Misha